Parola d’ordine: vintage. Ultimamente la categoria di abiti vintage attira sempre più consumatori e curiosi. Un mondo che promette bene, non solo in estetica ma anche per quanto riguarda l’aspetto ‘’sostenibilità’’’. Il vintage infatti, non solo dà la possibilità di acquistare capi di classe e di qualità, ma anche di sostenere un’abitudine sana in materia di consumo. Con uno sguardo malinconico al passato e voglia di orientarsi verso un futuro più consapevole, il second hand si fa avanti tra i trend. Girando tra gli scaffali si possono trovare pezzi iconici, dai cappotti elegantissimi degli anni ’70 fino alle giacche bomber degli anni’90.
Cosa c’è però da sapere quando si va a comprare vintage? Naturalmente , vent’anni fa le taglie erano diverse. Molto difficilmente si potrà trovare una camicia taglia s o un blazer senza le spalle imbottite. I canoni di bellezza socialmente accettati cambiano rapidamente ed è giusto soffermarsi a riflettere su questo argomento. La nostra percezione viene modificata dalle informazioni che il nostro cervello accumula ogni giorno, molto spesse inconsapevolmente. Viviamo in una società basata sul bello e sull’immagine ma senza immaginazione. Il concetto di bellezza inoltre si appoggia anche al background culturale di un target. Lo stesso ragionamento vale anche per i vestiti. I capi accompagnano gli ideali di bellezza nel mutare del tempo; cambiano i tempi e con loro i gusti dei consumatori, le cuciture e gli stili.
Elemento di grande interesse tra gli amanti del vintage sono i cappotti e le borse. I primi sono simbolo di un’eleganza mai tramontata: materiali pregiati uniti all’attenzione per i dettagli fanno dei cappotti vintage il capo perfetto per ogni occasione. Il materiale che in genere veniva impiegato maggiormente era la lana. Prima della nascita del fast fashion infatti, i materiali erano solitamente di origine naturale. Il cappotto era infine un investimento, pensato per essere duraturo.
Tra gli scaffali dei negozi vintage non mancano mai le borse, clutch e a portafoglio soprattutto. Diversamente da come siamo abituati oggi ,le borse erano pensate per contenere solo rossetto e fard. Le clutch erano d’obbligo nelle serate danzanti, le borse a portafoglio invece erano più capienti e versatili. Per quanto riguarda questa categoria il materiale prediletto era la pelle e per le signore con una certa pretesa, la seta. Anche in questo caso i dettagli facevano la differenza. Se volete aggiungere un po’ di raffinatezza al vostro outfit scegliete una borsa vintage.
Per quanto riguarda la bigiotteria, vizio e sfizio di ogni donna, al vintage ne troverete di tutti i colori e misure: stravaganti bracciali in madreperla o anelli vistosi con pietre preziose. Se vogliamo dare un tocco nostalgico ma ricercato al nostro look i gioielli sono la scelta migliore.
Andare a caccia di tesori nei negozi vintage è innanzitutto una scelta responsabile ed è anche divertente. Permette di scoprire mode e curiosità del passato e allo stesso momento dà la possibilità all’acquirente di coniugare eleganza e versatilità.